È una realtà che mi afffascina. Mi prende e mi attira. Questo mondo un po’ underground, un po’ buio, con poche regole ma con grande voglia di fare. Voglia sconosciuta al mio essere, forse per questo mi ha contagiato così, come un nuovo vento caldo.
Non so a cosa andrò in contro in questa seconda metà settimana a Pisa. Probabilmente ci sarà qualcosa che mi stupirà, spero in bene, forse conoscerò persone interessanti o forse no, certamente parteciperò a qualcosa di nuovo (per me).
L’anno scorso non sono stato a Parma e non mi sono interessato più di tanto alla cosa, a parte qualche fugace occhiata e lettura in chat e siti vari: gente che si dava appuntamento prima, gente che faceva resoconti e tirava somme poi. Io non ero ancora abbastanza coinvolto credo.
Quest’anno è diverso, porterò la poca nuova voglia appena nata, cercherò di partecipare e di farmi partecipe, perchè ho bisogno davvero di conoscere un ambiente nuovo e un nuovo calore.
Seminari, workshop, dibattiti, giochi e profusioni di idee. Cavi, elettromagnetismo, luci, suoni e odori. Sapori? Sì, cercheremo anche un hack the bread! Perché come si sostiene in questi casi:
L’essere hacker non è legato indissolubilmente all’informatica e all’elettronica ma, anzi, nasce molto prima di queste, e continua a nascere tutte le volte che una persona rifiuta, o si libera da, una costrizione del progresso tecnologico e si ingegna per ottenere certi risultati. Risultati che comunque restano critici verso l’alienazione provocata dalla tecnologia moderna.
Ecco, è questo, quello che vorrei trovare e che vorrei fare.
A presto :)
Ci vediamo là…