(*) Facebook o qualsiasi altro SocialFuckWork
Giravo, giravo. E girando girando sono inciampato in Martino Lavasecchi che ci illustra le 10 più importanti cose che si possono fare su Facebook (credo di aver capito così).
Potete anche far senza leggere l’articolo. È solo per introdurre la mia vagonata di offese contro l’internet 0.1
Ehhh l’internet. Ehhh Facebook. Come fare senza? Immaginiamoci senza questo indispensabile strumento:
- Non puoi cercare vecchi amici che non ti risponderanno mai.
- Non puoi giocare con i giochini flash. No, ho detto di no.
- Non puoi conoscere nuove persone. Eh sì, è un po’ difficile se non ti alzi dal computer.
- Perdi la possibilità di illuderti di poter fare, forse, qualche spicciolo.
- Non puoi cercare di chattare con i vecchi amici, organizzare cene di classe, presentazioni di eventi, castelli di fazzolettini.
Vita dura eh?!
Siamo arrivati al punto di avere strumenti e codice così complessi ed efficienti che deleghiamo sempre più aspetti della nostra vita a loro. Il codice si ingrandisce e fa sempre più cose, il nostro cervello (tranne quello di chi scrive il codice) e la nostre carne si atrofizzano. Ma non sono “contro” il codice o l’IT, sono contro lo spreco di codice.
Secondo me sto sito (basta nominarlo, è diventato come il Gabibbo) è spreco di codice. Ci sono passato solo di sfuggita e il 90% delle cose che il 90% della gente fa, un po’ spreca tempo, un po’ non serve internet per farle.
Ero partito per scrivere montagne di cacca divertente su sto sito, mi son ritrovato a dire cazzatine, ehh, what a fail.