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cretox

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Category: arghh!

Acciderbolina!

Natale? Che te lo dico a fare.

Posted on 24/01/2008 by cretox

sorpresa porca

Cosa succede in questi giorni?
La gente diventa pazza, ecco cosa succede. O forse la gente è pazza ed esterna la propria pazzia invadendo le strade ed i negozi.
Certo anche io ho fatto dei regali. Io ho fatto alcuni regali, li ho comprati un mese fa e li ho dati appena dopo. Ho pregato che li aprissero subito. Una persona ha esaudito la mia richiesta, per fortuna.
Certo la famiglia. Beh non sarò a casa con la famiglia. E meno male che non se la sono presa, ci mancherebbe.

«Cogliamo l’occasione del Natale per essere almeno oggi un po’ più buoni.» Stronzata mediatica per il consumismo globale. Fottiti cazzo.

Oggi è un giorno un po’ diverso? Parrebbe di sì. Stamattina Sid ha avuto solo due pacchetti tra gli aggiornamenti. Che te lo dico a fare.

Posted in arghh!, Debian e GNU/Linux, dubbi, gimp, insignificanti parole

La stanza è fredda

Posted on 12/01/2008 by cretox

Non ho capito molto di cosa mi abbia detto ma sono certo di aver capito almeno questo: “Ci dispiace ma il tuo inglese è troppo povero.”
A che cazzo mi serve saper parlare un ottimo inglese se devo fare antipasti per otto ore e non interagisco con un dannato cliente? Dopo tutto devi solo dirmi come fare i tuoi stramaledetti antipasti, io li faccio, tu li vendi. E diventiamo dei grandi amici, no? E poi ti avevo scritto che, insomma, non sono scemo, mi sarebbe bastato poco tempo per imparare quel minimo di vocaboli.
Che palle.

“Bla .. bLa .. blA”
“Mi dispiace non ho capito.”
“Bla .. garlic .. blA”
“Mi dispiace molto, potresti ripetere più lentamente, per favore?”
“Bla .. garlic .. together”
“Porcoddio…” (I)
“Pardon?”

Non so, non è la prima volta che mi capita (questa è la prima che fa male, questo sì). Forse non sono abituati a ripetere se qualcuno non capisce, ripetere con parole diverse intendo. Sembra che gli chiedi di ridirti le cose perchè sei stat* distratt* e non perchè forse non capisci bene la lingua e quindi essendo un po’ in deficit hai bisogno di parole semplici, senza troppe abbreviazioni e modi di dire.
Ma vabe’, so che riempirò questo mio vuoto.

La finestra ha le fessure. Entra l’aria fredda, aria scozzese. Apro la porta ed entra il resto del caldo. Sì, il caldo e i parassiti. La stanza resta al freddo.
Devo convincerLa che riparare la finestra sarebbe un’ottima mossa.

(I) No dai, di bestemmie non gliene ho mai tirate.

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Consiglio triste e paranoico della settimana #5

Posted on 15/12/2007 by cretox

moka di merda

Mai lasciare la moca incustodita.

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Strage, lo Stato nasconde.

Posted on 12/12/2007 by cretox

1969, 12 dicembre, pomeriggio

Io non c’ero, molti di noi non c’erano. Non per questo possiamo dimenticare, non possiamo far finta che sia solo storia.
L’hanno fatto più volte.
Le teste pazze ci sono ancora. Per questo dobbiamo sapere e far sapere.
Nessuna punizione esemplare.

+ informAzione perché non succeda mai più, perché non possano più tentare di nascondere.

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Mhmmm, pancetta… oh cazzo il mio dito!

Posted on 08/12/2007 by cretox

mio dito manca un pezzomio dito manca un pezzomio dito manca un pezzo

Cosa non si fa per gustare al più presto della pancetta affumicata…

Posted in arghh!, gimp, insignificanti parole, sfigataggine

Ancora su Rom, rumeni, italiani (situazione critica)

Posted on 15/11/2007 by cretox

Sempre da Carmilla on line ®, nuovi articoli e riflessioni:

  • Ancora sui rumeni in Italia e sugli italiani in Romania
  • Il triangolo nero / Nessun popolo è illegale

Non vorrei sembrare troppo insistente nel linkare articoli di Carmilla on line, ma sono maledettamente interessanti.

Posted in arghh!, dubbi

Riflessioni su Rom, rumeni e situazione critica

Posted on 08/11/2007 by cretox

Invito a leggere questo articolo di Valerio Evangelisti su Carmilla on line ®:

Editoriale

Inoltre qui sotto potete leggere una mail dalla lista Giap del collettivo WuMing, sempre sull’argomento:

Continue reading “Riflessioni su Rom, rumeni e situazione critica” →

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Mai-‘sto-soft Windozed FP (FistPiercing) ProfessioneAnale – Back to hell

Posted on 07/11/2007 by cretox

Leggendo queste pagine, chiunque può rendersi conto di come io possa essere poco favorevole al software proprietario, anche se, ahimè, certe volte lo uso, per svogliatezza o per costrizione.

Ieri mi è capitata una cosa a dir poco fastidiosa, per non dire orrenda.

La mia fidanzata mi chiede se posso farle dei lavori sul computer, tipo riorganizzare delle cartelle e poco altro, quindi mi lascia il portatile. Io da bravo faccio tutto quelo che si deve fare e tanto per gradire, prima di uscire con lei, avvio una bella deframmentazione del disco (sì, il portatile c’ha Windows). Ottima idea direte voi. Eh, pure a me sembrava una bella idea, cazzo.

Torno a casa, in camera (da solo) verso le 2. O forse le 3? Boh, tardi.

La deframmentazione del disco è finita. Finita per modo di dire: anche se sembra completata, rimangono dei grossi file ancora in mille pezzi, ma vabbe’. Decido che comunque è abbastanza tardi: ordino a Windows di spegnersi.

Presa della corrente al muro all’altezza del materasso, da questa parte il cavo del trasformatore, che passa sul letto e raggiunge il portatile sul comodino.

Scivolo e inciampo su me stesso, ovviamente non trovo appigli a mezz’aria, cado come un coglione sul letto e la mia mano per ordine di un qualche dio si appende proprio al cavo del portatile appena fuori dal letto. La spina si strappa dalla presa, come vuole una qualsiasi legge di fisica presa a caso dal Manuale del Mondo. Tutto questo succede proprio nei 2 millesimi di secondo in cui Windows sta ancora facendo lo shutdown della minchia.

Essendo il portatile giustamente senza batteria inserita, si spegne male. Un male profondo.

Per non svegliare il mio coinquilino, mi trattengo dall’urlare la seicento-sessanta-sei-esima bestemmia. Cerco di pensare a farfalle e prati fioriti e al sole, a cose belle e carine. Ma non funziona, la decomposizione si impossessa dell’ambiente che mi circonda. Mi faccio del nuovo male: riaccendo il computer. L’ennesima bestemmia tuona dalla mie fauci. È la mia risposta al BSoD. La schermata blu non dura più di 5 secondi (riesco a leggere: registro), dopo di che, il pc si riavvia ed entra in un ciclo perverso: Avvio — ScanDisk — BSoD — Avvio — ScanDisk — …

Decido che la morte definitiva può attendere e stranamente riesco ad addormentarmi quasi subito.

La mattina passa noiosa, il backup dei file sull’harddisk esterno tramite Ubuntu è lungo ma almeno quello riesce senza intoppi.

Il pomeriggio passa frustrante, alla ricerca di guide-howto-parole che riguardino il recupero del registro, non avendone mai fatto dei backup-copie di sicurezza, non volendo formattare. No.

Finalmente trovo la guida che fa al cazo mio. Ora. La logica vorrebbe che io abbia fin da subito cercato informazioni sui problemi di un software sul sito della casa produttrice del medesimo software. L’odio derivato dall’esperienza però fa dimenticare certe regole logiche.

La guida è sul sito della Micro$oft. Ok, l’ho detto.

In pratica tutto si riduce a dover sostituire i 5 file danneggiati che compongono il registro, prima con delle copie standard presenti in una cartella di sistema (per rendere la macchina avviabile, credo), poi con dei vecchi backup fatti in automatico (non ho capito ancora con che logica) mesi prima. Notare che questi backup automatici non sono visibili dall’utilità di ripristino configurazione di sistema. Che odio!

La guida dice di usare il cd di Windows XP con la relativa console di ripristino. Dopo poco mi accorgo che le semplici operazioni che sto facendo dal prompt di Windows, posso farle molto più velocemente da Ubuntu. Quindi lo faccio.

La storia si conclude abbastanza felicemente (riesco a trovare un backup funzionante).

Inoltre sono diventato una specie di dio dei computer agli occhi della mia ragazza. Il che non è assolutamente vero, ma mi fa piacere, ovvio.

Posted in arghh!, Closed software e software proprietario, Debian e GNU/Linux, sfigataggine, tech

Una A cerchiata

Posted on 03/11/2007 by cretox

A cerchiata

Imperturbabile sentimento.

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Giù le mani dai Blog! Google Bombing!

Posted on 29/10/2007 by cretox

Copio&Incollo questo articolo di Alessandro Bottoni sui recenti sviluppi: Blog e nuova legge sulle responsabilità civili e penali, ecc:

«

Come Vice Presidente del Partito Pirata, sono costretto a chiedere ancora una volta la vostra collaborazione per impedire che ci venga tolto ancora un'altro pezzo di democrazia e di libertà. Questa volta è a rischio niente meno che il diritto di esprimere la propria opinione attraverso il web ed i blog, così come sarebbe previsto dall'articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Col favore delle tenebre. No, anzi… delle ferie

In pieno Agosto 2007, mentre l'intero paese era in vacanza, il solerte Ricardo Franco Levi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha presentato un progetto di legge chiaramente concepito con il solo scopo di mettere la museruola a tutti coloro che intendono far sentire la voce della Società Civile attraverso il World Wide Web. La settimana scorsa, nel più assoluto silenzio, questo progetto di legge liberticida ha ottenuto l'approvazione del Consiglio dei Ministri, guidato da Romano Prodi. Ecco come ne ha dato la notizia Repubblica:

ROMA – Consiglio dei ministri del 12 ottobre: il governo approva e manda all'esame del Parlamento il testo che vuole cambiare le regole del gioco del mondo editoriale, per i giornali e anche per Internet. E' un disegno di legge complesso, 20 pagine, 35 articoli, che adesso comincia a seminare il panico in Rete. Chi ha un piccolo sito, perfino chi ha un blog personale vede all'orizzonte obblighi di registrazione, burocrazia, spese impreviste. Soprattutto teme sanzioni penali più forti in caso di diffamazione.

[Da Repubblica del 19 Ottobre 2007]

Scherzetto o balzello?

La prima, e la più grave, conseguenz, di questo scherzo di Halloween del nostro amato Governo è un aumento iperbolico dei costi e delle complessità burocratiche necessari per mantenere in vita un qualunque sito web, compreso un blog personale. In pratica, chiunque volesse pubblicare qualunque cosa (anche le ricette della nonna) su un blog gratuito (come WordPress o Blogger) sarebbe comunque costretto a registrare la propria “testata giornalistica” presso il famigerato ROC (“Registro degli Operatori di Comunicazione”). Per chi non lo sapesse, il ROC è un database delle persone autorizzate dalla legge a parlare in pubblico, cioè qualcosa che esiste in due soli paesi al mondo: in Italia ed in Cina! Ecco come spiega quello che sta succedendo il quotidiano Repubblica:

“Articolo 6 del disegno di legge. C'è scritto che deve iscriversi al ROC, in uno speciale registro custodito dall'Autorità per le Comunicazioni, chiunque faccia "attività editoriale". L'Autorità non pretende soldi per l'iscrizione, ma l'operazione è faticosa e qualcuno tra i certificati necessari richiede il pagamento del bollo. Attività editoriale – continua il disegno di legge – significa inventare e distribuire un "prodotto editoriale" anche senza guadagnarci. E prodotto editoriale è tutto: è l'informazione, ma è anche qualcosa che "forma" o "intrattiene" il destinatario (articolo 2). I mezzi di diffusione di questo prodotto sono sullo stesso piano, Web incluso.”

[Da Repubblica del 19 Ottobre 2007]

Per legge, una “testata giornalistica” (come “Repubblica Online” o “Punto Informatico”) deve avere un suo Direttore Responsabile e deve essere pubblicata da una Società Editrice. Ovviamente, sia l'uno che l'altro vogliono essere pagati per il lavoro che svolgono e per le responsabilità (anche penali) che si accollano. Altrettanto ovviamente, nessun blogger sarà mai in grado di coprire questi costi. Di conseguenza, la stragrande maggioranza dei blog gestiti da italiani sono destinati a chiudere. Si noti che questo vale anche per i blog pubblicati in altre lingue e su altri mercati. Ciò che conta è infatti la residenza dell'autore.

Questo disegno di legge potrebbe quindi riuscire in qualcosa che nemmeno il giverno Cinese è mai riuscito a mettere in atto: la cancellazione dei blog dalla faccia del pianeta. Incredibilmente, potrebbe riuscire in questa opera senza nemmeno varare una legge che affermi esplicitamente che gestire un blog è illegale. Una azione come questa, infatti, susciterebbe un coro di proteste. Il nostro amato Governo potrebbe riuscire in questa impresa semplicemente innalzando i costi di gestione di un blog ad un livello inaccettabile per gli autori. Un modo molto più sottile e meno appariscente di mettere in atto una delle più odiose forme di censura che si possano concepire.

Il porto d'armi per il Blog

Ma questo è solo uno degli effetti di questo progetto di legge. L'altro è che trasformando i blog in testate giornalistiche si trasformano i blogger in giornalisti de facto ed i loro reati da semplici maracechelle in reati penali di notevole peso. In particolare, il reato di diffamazione commesso da un blogger non sarebbe più “diffamazione semplice” ma “diffamazione a mezzo stampa”. La differenza in termini di anni di galera e di euro di danni da pagare al diffamato è notevole.

In buona sostanza, chiunque volesse ancora dire la sua attraverso un blog dovrebbe agire con la stessa cautela di chi decide di portare un'arma sulla persona.

Le rassicurazioni di Mangiafuoco

Naturalmente, a fronte di un testo di questa gravità, steso nero su bianco, il Sottosegretario Levi sta spendendo una grande quantità di parole (vibrazioni dell'aria tra due persone) per rassicurare i blogger che “No, assolutamente! Non è nostra intenzione chiudere la bocca alla Società Civile ed ai dissidenti”. Ecco come riporta le rassicurazioni del sottosegretario il solito quotidiano “La Repubblica”:

Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e padre della riforma, sdrammatizza: "Lo spirito del nostro progetto non è certo questo. Non abbiamo interesse a toccare i siti amatoriali o i blog personali, non sarebbe praticabile".

[Da Repubblica del 19 Ottobre 2007]

Verba volant, scripta manent….

Ma è possibile una cosa del genere? O ci state prendendo in giro?

Giudicate voi stessi:

“Testo della Proposta di Legge del 3 Agosto 2007” sul sito del Governo.

“Il Governo riforma l'editoria. Allarme in Rete.” a epubblica Online.

“Il Governo vara la Internet Tax.” a Punto Informatico.

“La nuova legge sull'editoria del Governo obbligherà tutti i blog e i siti a diventare testate giornalistiche”a Civile.it.

Che fare?

Si può fare qualcosa per contrastare questo ignobile progetto di censura, degno solo della più squallida delle dittature? Si, si può fare qualcosa. Ad esempio, si può spargere la voce. Si può far sapere all'intero paese (e, se possibile, al mondo intero) che un Governo che si autodefinisce di Sinistra, vicino al popolo e difensore della Libertà, sta cercando di cancellare l'intero “fenomeno blog” dal suo ramo di Internet.

Lo si può fare ripubblicando questo testo, così come lo trovate, sui vostri siti web, ovunque possibile. Questo testo, infatti, contiene al suo interno un link a sé stesso. Ripubblicandolo su molti altri siti web si fa in modo che Google (ed altri motori di ricerca) lo innalzino nel loro punteggio (“rank”) e lo presentino tra i loro risultati migliori ogni volta che un internauta cerca il termine “blog”. In questo modo, chiunque sia interessato, anche marginalmente ai blog può essere raggiunto da questo grido di allarme. Per ripubblicare il testo, basta fare un copia&incolla.

Questa tecnica si chiama Google Bombing e, a dispetto del nome è perfettamente legale e perfettamente corretta. Potete trovare altre informazioni su questa tecnica a wikipedia: Google Bombing.

Questo è il link che mette in atto questo meccanismo:

Blog

Ovviamente, questo testo viene pubblicato con una licenza adatta a questo scopo:

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

In oltre potete firmare la petizione che abbiamo aperto per contrastare questo disegno di legge:

Firma la petizione

Grazie della vostra collaborazione

Alessandro Bottoni

http://www.alessandrobottoni.it/

http://www.oceanidigitali.it/

alessandro.bottoni@infinito.it

alessandrobottoni@interfree.it

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