Perché ce ne andiamo dall’Italia?
Perché siamo grigi, egoisti e in fondo non ce ne importa un fico secco.
Perché siamo ormai senza aspettative, non solo per il nostro paese ma per qualsiasi.
Stiamo solo scegliendo quello più comodo, quello meno stretto.
Abbiamo solo bisogno di aria diversa con cui divertire vecchi polmoni.
Ma non sappiamo dove andare.
Anche se abbiamo le gambe per spostarci, è il culo che impartisce ordini: vuole la sedia comoda.
Per questo scegliamo grandi città. Lì è già tutto pronto, già tutto costruito, già tutto funzionante e solido, collegato, pensato. Gli sforzi mentali sono limitati.
Disposti ad accettare tristi compromessi, ci trasferiamo, convinti che il nostro nuovo inizio sia la rivoluzione che stavamo cercando.
Dimenticando che il vero cambiamento nasce in luoghi conosciuti.