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cretox

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Category: arghh!

Acciderbolina!

ia32-apt-get… EHHHHH???!?!?!

Posted on 15/07/2009 by cretox

Ohhhh che bello!
Si sono inventati un modo fico di farmi avere TUTTE le librerie a 32bit per la mia debian a 64bit!
Ed è OBBLIGATORIO! Ma che saggezza infinita!
Siete dei fottuti geni, dio unstable.

Sbocca che ti passa

Il fatto è che bisogna installare il pacchetto ia32-apt-get per far sopravvivere debian sid 64bit.
L’idea non sarebbe neanche male, visto che il mondo ancora gira a 32bit, quindi magari avere TUTTE queste librerie potrebbe essere utile…
Sì, peccato che aptitude non contempli lo sminchiamento offerto senza pietà da ia32-apt-get.
E apt-get si rompe su debian-multimedia.org, il quale non contempla, giustamente, la stronzata del doppio repository (32bit/64bit) per debian64bit.

Ma se le provaste prima di venderle le cose?

Update: Ahhh, ecco, mi sembrava. Tutto torna, tutto va.

Posted in arghh!, Debian e GNU/Linux, FLOSS

sub-adv #63456

Posted on 01/07/2009 by cretox

subvertising

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Posted in arghh!, gimp

We won’t pay for their crisis

Posted on 28/03/2009 by cretox

Bellissima giornata oggi a Londra.
Gli inglesi (e non solo) sono scesi in piazza!

Da giovedì 2 aprile inizierà a Londra il cosidetto G20. I 20 Paesi più ricchi del pianeta delineerano il futuro corso dell’economia e della finanza mondiale, senza dare voce alle restanti centinaia di nazioni ed etnie molto più in difficoltà.

Siamo scesi per le strade, non per chiedere di ascoltare anche i Paesi più poveri e sfruttati, ma per dire e gridare che non lo vogliamo proprio questo summit. È proprio sbagliato il concetto, basato sulla potenza economica. E non solo non vogliamo questo summit, non vogliamo neanche gli altri e non vogliamo neppure che questo capitalismo e questo finto libero mercato continuinino ad affamare ed ammalare la gente.

Certamente il summit si svolgerà senza timori. Noi continueremo a dare fiato alle gole e forza ai tamburi.

Che dire…
C’era pure la CGIL!!! Coi canti tipici: Bella ciao!, Bandiera rossa, L’internazionale… /o
Questi simpaticoni della CGIL… ho iniziato il corteo mettendomi di fianco a loro, ad un certo punto una donna mi ha porto una bandiera tipica, è stata troppo dolce, non ho resistito. Non ho resistito per troppo tempo direi.
Ad un certo punto uno di loro a provato ad accennare al “po-po-po-po” da stadio CHE IO ODIO PORCODIO, stavo per strapargli la bandiera di mano e piantargliela nel cuore con un UATAAÀ!!! Ha smesso subito, visto che giustamente nessuno lo ha cagato.
Verso Buckingham Palace li ho lasciati per partire verso la testa del corteo e i quattro cavalieri dell’apocalisse (o qualunque cosa fossero).

Mi sono particolarmente emozionato quando, essendo avanti al corteo, sentivo questa musica dai ritmi più belli dietro di me. E mi giravo e vedevo tutta questa gente ridente…

Un po’ di foto:
(gli sbirri che usavano questa tattica, a me incomprensibile, di rallentare in corteo… boh)

Protest against G20 on March 28th in London

Protest against G20 on March 28th in London

Protest against G20 on March 28th in London

Protest against G20 on March 28th in London

Protest against G20 on March 28th in London

Protest against G20 on March 28th in London

Il tutto è stato molto tranquillo, almeno dai miei occhi. La maggior parte della sbirraglia era pure senza bastone… che non ci prendano più sul serio?! :D
C’è da dire che le Actions degli anarchici e non- sono “programmate” per la manifestazione del 1 aprile.
Peccato io non ci possa essere, mannaggia.

Posted in anvedi, arghh!, London

Subvert G20

Posted on 25/03/2009 by cretox

S U B V E R T !!!

London, Blackfriars Bridge and Victoria Embankment corner.
March 28th, 11.30am

Posted in arghh!, London2 Comments

Ultima informazione

Posted on 09/03/2009 by cretox

Sapevamo e ci eravamo via via informati della situazione disastrosa in cui si trova Gaza e la sua popolazione tutta.
Rivedersi un riassunto così crudele impatta, stordisce e provoca rabbia ancor di più.

· Presa Diretta di ieri 8marzo2009

Per vederlo non ho trovato altro modo se non quello di installare il caccone di Moonlight.
Non ho ancora provato a scaricare il video con il famoso script.

Posted in arghh!

ESSENTIAL packages?

Posted on 03/03/2009 by cretox


# aptitude purge python3.0-minimal python3.0 python3 python3-minimal
Reading package lists... Done
Building dependency tree
Reading state information... Done
Reading extended state information

Initialising package states... Done
The following packages will be REMOVED:
python3-minimal{p} python3.0{p} python3.0-minimal{p}
0 packages upgraded, 0 newly installed, 3 to remove and 0 not upgraded.
Need to get 0B of archives. After unpacking 17.7MB will be freed.
Do you want to continue? [Y/n/?]
The following ESSENTIAL packages will be REMOVED!
python3-minimal

WARNING: Performing this action will probably cause your system to break!
Do NOT continue unless you know EXACTLY what you are doing!
To continue, type the phrase "I am aware that this is a very bad idea": _|

Io dico, già mi innervosisce sto fatto che devo risolvere a mano, poi mi ritrovo ste cose assurde…
Volevo solo provare python3, mica costruirci cose. Sigh.

Posted in arghh!, Debian e GNU/Linux, dubbi

Le cose che non puoi fare senza Facebook(*) « FAIL

Posted on 31/01/2009 by cretox

(*) Facebook o qualsiasi altro SocialFuckWork

Giravo, giravo. E girando girando sono inciampato in Martino Lavasecchi che ci illustra le 10 più importanti cose che si possono fare su Facebook (credo di aver capito così).
Potete anche far senza leggere l’articolo. È solo per introdurre la mia vagonata di offese contro l’internet 0.1
Ehhh l’internet. Ehhh Facebook. Come fare senza? Immaginiamoci senza questo indispensabile strumento:

  • Non puoi cercare vecchi amici che non ti risponderanno mai.
  • Non puoi giocare con i giochini flash. No, ho detto di no.
  • Non puoi conoscere nuove persone. Eh sì, è un po’ difficile se non ti alzi dal computer.
  • Perdi la possibilità di illuderti di poter fare, forse, qualche spicciolo.
  • Non puoi cercare di chattare con i vecchi amici, organizzare cene di classe, presentazioni di eventi, castelli di fazzolettini.

Vita dura eh?!

Siamo arrivati al punto di avere strumenti e codice così complessi ed efficienti che deleghiamo sempre più aspetti della nostra vita a loro. Il codice si ingrandisce e fa sempre più cose, il nostro cervello (tranne quello di chi scrive il codice) e la nostre carne si atrofizzano. Ma non sono “contro” il codice o l’IT, sono contro lo spreco di codice.
Secondo me sto sito (basta nominarlo, è diventato come il Gabibbo) è spreco di codice. Ci sono passato solo di sfuggita e il 90% delle cose che il 90% della gente fa, un po’ spreca tempo, un po’ non serve internet per farle.

Ero partito per scrivere montagne di cacca divertente su sto sito, mi son ritrovato a dire cazzatine, ehh, what a fail.

Posted in arghh!, IM, insignificanti parole

Incanala la rabbia? E dove?

Posted on 25/01/2009 by cretox

Qualche giorno fa c’era in rete una discussione che diceva: «Qualche giorno fa in rete c’era una discussione che diceva: «Qualche giorno fa in rete…

Si discuteva sulla soluzione, o almeno dei comportamenti da adottare, agli sgomberi, sfratti forzati, chiusura di centri sociali e luoghi di incontro e cultura di anni. Ma anche per quanto riguarda la situazione internazionale. Tutto ciò nasceva dopo il tentato sgombero del csoa cox 18 da parte di sbirri senza carte, azione fermata dalle proteste immediate e dagli avvocati.
Tra chi scriveva c’era chi auspicava ad una rivolta fisica ed importante della gente, azioni globali di strada, voci forti e coordinate, resistenza attiva. Rifiutava, o quasi, le manifestazioni pacifiche, fini a se stesse, le feste dopo la mala situazia, i sorrisi in piazza dopo il danno e l’offesa.
C’era invece, chi era contro ogni violenza, solo sfogo di rabbia, risultato parziale e temporaneo, nessun effetto costruttivo o di cambiamento, ma portatore di situazione peggiore di fronte alla legge. Ma nessuna soluzione proferiva dalle dita, indecisione sul da farsi.
Ed infine c’era chi non diceva un cazzo. Tipo me.
Ma snocciolerò il mio semi-punto di vista, adesso.

La situazione di merda in cui si vive in Italia la sanno tutti, quelli che provano a dare un’occhiata.
Io sono cresciuto in provincia, ho avuto un’adolescenza tranquilla, droghe tranquille, manifestazioni tranquille.
Non eravamo, io e i miei coetanei, né attivisti, né socialmente impegnati, né altro. Non sapevamo il mondo, ignoranza semplice.
La prima volta che sono entrato in un centro sociale frequentavo già l’università. Nei paesi in cui ho vissuto da medio-piccolo non ne rimembro l’esistenza. C’erano piazzette, parchi, pinete, corridoi di scuola, abitacoli di auto. Erano i nostri luoghi di conversazione.
Infine l’università, ma soprattutto la grande città, è stata la grande informatrice. Vedevo queste persone venire da ogni parte d’Italia o anche da fuori, portare storie, diversità, drammi, notizie. E cominciai a comprare Repubblica. Lo divoravo quel quotidiano, quattro, cinque, sei volte alla settimana. Facevo pile che poi buttavo a pacchi nella carta (quanto spreco di carta, direi oggi!). E credevo in quel che c’era scritto senza dubbi…
Più in là conobbi le ragazze e i ragazzi che gestivano l’aula autoorganizzata in uni. Lì c’era sempre il Manifesto, il giornale. Ed è in quel periodo che iniziai a conoscere i centri sociali ed i centri popolari autogestiti… ciclofficine, concertini, cani, teatrini e cultura antagonista e alternativa, manifestazioni nella capitale.
Queste graffitate stanze sono stati i miei luoghi solo per un breve periodo, poi finalmente è finita l’università e chi s’è visto s’è visto.
E poi la Scozia, e poi Londra.
Non riuscirei a prendere profondamente e con passione a cuore la loro sorte, se non per una responsabilità più alta di solidarietà. Non li conosco veramente, non sono mai stato un membro attivo, non ho mai organizzato, sono sempre e solo “passato di là”. Non so se la colpa è dell’adolescenza fuori città, della mia indissolvibile e marmorea timidezza oppure di una più profonda noncuranza o boh.
Nonostante ciò, capisco che non bisogna essere chissà chi per esserne indignati, comprendo la loro importanza sociale, sento che sta succedendo una cosa MALE, riconosco il fascismo che tanto mi raccontavano i libri.
Ma quindi che fare? Che fare quando la prepotenza istituzionale prevarica i diritti basilari? Perché qualcosa andrà fatto, io credo.
Manifestiamo? Facciamo un altro corteo fischiettando? Oppure andiamo a spaccare i simboli del capitalismo e del potere corrotto?
C’è chi consiglia di incanalare la rabbia (traduco adrenalina, energia) per usi più proficui. Sì, ma dove? Che poi il disgusto, lo schifo e quindi la rabbia sono temporanei, spesso dopo un po’ si accumulano nell’indifferenza o nella rassegnazione. Se non fai un cazzo diventi complice passivo.
Secondo me, uno o una, a cui interessa un po’ la situazione, o cambia Paese o meglio Continente, oppure fa qualcosa dentro e si fa sentire.
Forse la strada più utile è, sì, manifestare, manifestare i propri sentimenti e speranze… ma anche quella di restare organizzati e costruire. Costruire nuovi centri d’incontro e di scambio, rischiare con l’occupazione di spazi inutilizzati, creare reti di pensiero e di informazione, rafforzare quelle già esistenti…

Non lo so, è che è tutto così confuso e corrotto, che davvero la reazione più liberatoria, facile, immediata è quella di rompere tutto.
No ma davvero. Rompiamo tutto e ricostruiamo da capo ogni cosa. Si fa prima.

Posted in arghh!, dubbi

Qualcuno infine lo ammette.

Posted on 21/01/2009 by cretox

Politici onesti sempre più difficili da scovare.
Parole pubbliche piene di menzogne e falsità.
Qualcuno rimane a dire il vero, ma sono in pochi ad ascoltare.
E tu credi finalmente che questa sia la macabra realtà?

Anonym to uk.youtube.com/watch?v=IIpvrOJQ0J0

Anonym to uk.youtube.com/watch?v=qMGuYjt6CP8

Posted in arghh!, dialoghi, London

Silenzio indotto

Posted on 16/01/2009 by cretox

London Stupid Campaign

Oggi giravo a distribuire CV e mi soffermo su questo manifesto-poster attaccato alla pensilina del bus.
Il ragazzo emo dice: «I’ll keep my feet off the seat» (“Terrò i piedi giù dal sedile”) E la vecchia: «And I won’t use a seat for my bag» (“Non userò un sedile per la mia borsa”)
A prima vista mi son detto che era un bel messaggio: rispetto per il prossimo, rispetto per i mezzi, pace&amore.
Poi non so, mi ci sono soffermato un po’ di più e devo dire che non mi piace per nulla. Sì, forse tenere i piedi giù dai sedili è buona cosa ma…
Io sono una vecchia coll’artrosi, l’osteoporosi, le vene varicose e i miei cazzi, ho fatto la spesa, ho fatto un chilometro a piedi, c’ho due borse che pesano più di me e non posso appoggiare le mie cose sul sedile accanto a me?!
Oppure sono un ragazzo colla testa piena di MTV, YouTube, FaceBooK e MSN, sono emo, ho voglia di suicidarmi ma non lo faccio perchè la settimana prossima esce il nuovo CD dei Tokyo Hotel che forse mi darà nuovi spunti sulle prospettive del dolore, non ho voglia di fare una mazza, non mi interessa nulla, le ragazze sono stupide e non posso dimostrare il fallimento della società moderna insudiciando il mondo?!

Il problema è un altro secondo me. Se ti comporti fin da subito in modo da “rispettare/non ostacolare/non infastidire” le altre persone, beh va a finire che con le persone ci parli di meno, cominci ad averne paura perché non sai parlarci e non sai approcciarti, parli sempre meno, è un circolo vizioso che ti porta ad estranearti dal resto. Non sei più naturale.
Ho notato questa cosa, ed è pesante:
Ci stanno riuscendo. Salgo su un bus qualsiasi e mai mi capita di vedere gente che attacca bottone, che inizia un discorso di politica, sport, cacca con uno sconosciuto. Le uniche persone che lo fanno sono quelle considerate strane, che sembrano brille, e che forse sono le uniche rimaste con dei sentimenti da condividere. Se le guardi hanno un’espressione sul viso, chi allegra, chi incazzata, chi ironica. Gli altri no, fissi nel vuoto.
Non nego di sentirmi omogeneizzato al resto pure io, infatti boh, mi sento a disagio.
Ti vogliono zitta, apatico, impauriti dal diverso, senza opinioni da condividere, senza prospettive da proporre o da pretendere, calmo, consenziente.

Apppoggia la borsa pesante sul sedile accanto a te, e se c’è spazio, sentiti in diritto di sbracarti!
Chiedi permesso, non grugnire, usa le parole, chiedi il posto della borsa della vecchia, fai spazio a chi non passa, invita i timidi accanto a te.
Parla, condividi, chiedi. E guarda le persone in viso!

Posted in arghh!, insignificanti parole, London

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