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Category: Debian e GNU/Linux

Debian e GNU/Linux – Tips & Tricks, Notizie, Commenti

EVILution

Posted on 24/10/2008 by cretox

Ho finalmente trasferito posta e contatti da EVILution a Thunderbird.
Io che ero abituato da tempo a KMail (ho le lacrime) mi sono ritrovato quasi a casa con l’uccello di tuono.
Evolution è abbastanza buono come software, fa quasi tutto, pure gestisce GPG e altro. Ha una carina visualizzazione dei contatti etc etc etc. Si integra bene in Gnome etc etc etc.
Poi ci sono cose che ti fanno saltare i nervi. Tipo:

· Gestisce a cazzo i quote. Ogni altro programma tratta i quote come testo NORMALE, che puoi editare, spostare, farci che ti pare. Evolution no. Lo incestella in una pseudo-tabella che boh, è fissa, si muove, sembra testo, non lo è. Vai a sapere.
· Accendi Evolution e si mette a scaricare in automatico la posta. Tu sai che non c’è connessione o per i cazzi tuoi vuoi stoppare sta cosa del download: non puoi, c’è la crocetta rossa accanto all’operazione, ma non funziona. A che serve la crocetta rossa? A farti consumare i click che ti avanzano probabilmente.
· Ti arriva un messaggio cifrato o devi firmare un messaggio… ti si apre Pinentry ma il processore schizza al 99% fino a che non inserisci la passwd. Tristissimo.
· Se hai intenzione di usare Evolution, disabilita la storia della sincronizzazione automatica dei contatti con quelli di Pidgin. Potresti restare deluso dallo sminchiamento misto e totale che questo comporta.
· Ti si chiude male il programma… ti si sfracella il layout.

Ora non mi viene in mente altro.

Lunga vita a KDE.

Posted in arghh!, be happy, Debian e GNU/Linux, FLOSS, KDE, tech

GnuPG/PGP – Here you are, finally!

Posted on 03/08/2008 by cretox

OK.
Mi son deciso finalmente ad informarmi un po’ di più su PGP/GnuPG/PiRiPi/GiPùGiPà , eccetera eccetera.

Importatevi la mia chiave pubblica con:


gpg --keyserver keyserver.ubuntu.com --recv-keys F2505921

Oppure scaricate l’ .asc :
cretox.asc

Con Ubuntu è davvero facile gestire le chiavi, le firme e ‘ste cosette (come con gli altri SO del resto, basta un po’ di zucchero).
Importatevi la chiave, ci cifrate un file e me lo spedite SICURO/SICURO PRIVATO/PRIVATO.

+GuardiePrivatePerLoGnu

Situazione studiorifera su:

Autistici.org
WikiPedia
Prato Linux User Group

Posted in anvedi, be happy, Closed software e software proprietario, Debian e GNU/Linux, FLOSS3 Comments

Debian, rimuovere i flie di configurazione inutilizzati

Posted on 27/04/2008 by cretox

Un uso intenso di una macchina con su Debian (o Sdrubuntu), e con intenso intendo con continue installazioni e disinstallazioni di pacchetti, produce una quantità esagerata di file di configurazione non utilizzati in /etc/, che rimangono dalle non complete disinstallazioni di alcuni pacchetti.
Ovviamente sarebbe buona cosa rimuovere un pacchetto utillizando sempre l’azione purge e non remove:


# aptitude purge [nomepachetto]

certo, a meno che non sappiamo con certezza che ci servirà il suo file di configurazione in futuro.
Inoltre Aptitude nelle ultime versioni ha la funzionalità superlativa di rimuovere automagicamente i pacchetti che non rientrano in nessuna dipendenza. Ad esempio se state rimuovendo il pacchetto X che ha come dipendenza il pacchetto Y, Aptitude rimuove anche Y, a patto che non sia una dipendenza di altri pacchetti installati. Il guaio è che non rimuove il file di configurazione, se esiste, del pacchetto Y.
Per conoscere la lista dei pacchetti rimossi ma che conservano il file di configurazione in /etc/ dobbiamo semplicemente dare il comando:


# aptitude search ~c

Per rimuovere questi pacchetti definitivamente e ripulire un po’ /etc/ (controllate prima che non ce ne sia qualcuno che vi serva):


# aptitude purge ~c

Oltre a ~c ci sono altri termini di ricerca molto utili, tutti ottimamente descritti in /usr/share/doc/aptitude/README

Atri comandi utili:


# aptitude search ~npattern

elenca i pacchetti che contengono pattern nel nome.


# aptitude search ~dpattern

elenca i pacchetti che contengono pattern nella descrizione.

Attenzione: I comandi sopra elencati, e le loro combinazioni, possono smerdare definitivamente il vostro computer. Leggete il manuale prima.

Posted in anvedi, Debian e GNU/Linux, FLOSS

La super mucca disse bind e dns fu

Posted on 19/04/2008 by cretox

Sto ancora sbavando!
Avevo qualche problema di velocità di risoluzione degli indirizzi e sapevo che si può creare un server DNS locale.

Ecco come ho fatto a ricevere l’unto, per Debian e per su-Debian-basati:


# aptitude install bind9 bind9-host dnsutils

Modificato il file /etc/bind/named.conf.options in:


options {
directory "/var/cache/bind";

forward first;
forwarders {
208.67.222.222
208.67.220.220;
};

auth-nxdomain no; # conform to RFC1035
};

Modificato il file /etc/resolv.conf in:


nameserver 127.0.0.1

Riavviato bind:


# /etc/init.d/bind9 restart

____________

Risorse:
guide@debianizzati.org
Dariorsky.it

Posted in anvedi, be happy, Debian e GNU/Linux, FLOSS, tech4 Comments

Natale? Che te lo dico a fare.

Posted on 24/01/2008 by cretox

sorpresa porca

Cosa succede in questi giorni?
La gente diventa pazza, ecco cosa succede. O forse la gente è pazza ed esterna la propria pazzia invadendo le strade ed i negozi.
Certo anche io ho fatto dei regali. Io ho fatto alcuni regali, li ho comprati un mese fa e li ho dati appena dopo. Ho pregato che li aprissero subito. Una persona ha esaudito la mia richiesta, per fortuna.
Certo la famiglia. Beh non sarò a casa con la famiglia. E meno male che non se la sono presa, ci mancherebbe.

«Cogliamo l’occasione del Natale per essere almeno oggi un po’ più buoni.» Stronzata mediatica per il consumismo globale. Fottiti cazzo.

Oggi è un giorno un po’ diverso? Parrebbe di sì. Stamattina Sid ha avuto solo due pacchetti tra gli aggiornamenti. Che te lo dico a fare.

Posted in arghh!, Debian e GNU/Linux, dubbi, gimp, insignificanti parole

Compilare Blender (Subversion, SCons)

Posted on 25/11/2007 by cretox

Ieri mi sono messo sotto (non l’avevo mai fatto) e ho provato a compilare Blender da svn.

Allora, le cose di cui abbiamo bisogno sono:

  • SVN
  • SCons
  • fantastilioni di dipendenze

Possiamo installare il tutto con un semplice comando, da root o con sudo, tutto in un’unica linea:


# aptitude install build-essential svn-buildpackage libopenal-dev libalut-dev libsdl1.2-dev ftgl-dev libpng12-dev libjpeg62-dev libtiff4-dev libopenexr-dev libnspr4-dev libglut3-dev libxmu-dev libarts1-dev libsmpeg-dev libxi-dev gettext arts subversion scons

Se non avete una distro Debian-based il metodo non penso che cambi molto, cambierà sicuramente il modo di installare i pacchetti e il loro nome.

Bene. Adesso che abbiamo il necessario, usciamo dalla modalità superuser e da utente normale, facciamo:


$ cd ~
$ mkdir blender_svn
$ cd blender_svn

Adesso prendiamoci i sorgenti, tutto su una riga:


$ svn checkout https://svn.blender.org/svnroot/bf-blender/trunk/blender

Infine entriamo nella directory “blender” e compiliamo (serviranno dai 30 ai 60 minuti, dipende dalla CPU):


$ cd blender
$ scons

Se avete problemi con il linker e scons finisce con un errore, come nel mio caso (librerie openal), potete probabilmente risolvere creando il file ~/blender_svn/blender/user-config.py, con il seguente contenuto:


BF_OPENAL_LIB = 'openal alut'

Adesso potete lanciare l’eseguibile di Blender per verificare che tutto funzioni:


$ cd ~/blender_svn/build/linux2/bin/
$ ./blender

La cosa bellissima di questo metodo è che non bisogna riscaricare tutti i sorgenti ogni volta che cambiano e non bisogna ricompilare tutto se i sorgenti cambiano di poco.
Se dopo qualche giorno volete ricompilare con le ultimissime novità:


$ cd ~/blender_svn/blender
$ svn up && scons

Happy Blender!

Risorse:

  • Blender Compiling
  • Ubuntu Blender Compile

Posted in anvedi, be happy, blender, Debian e GNU/Linux, FLOSS

Mai-‘sto-soft Windozed FP (FistPiercing) ProfessioneAnale – Back to hell

Posted on 07/11/2007 by cretox

Leggendo queste pagine, chiunque può rendersi conto di come io possa essere poco favorevole al software proprietario, anche se, ahimè, certe volte lo uso, per svogliatezza o per costrizione.

Ieri mi è capitata una cosa a dir poco fastidiosa, per non dire orrenda.

La mia fidanzata mi chiede se posso farle dei lavori sul computer, tipo riorganizzare delle cartelle e poco altro, quindi mi lascia il portatile. Io da bravo faccio tutto quelo che si deve fare e tanto per gradire, prima di uscire con lei, avvio una bella deframmentazione del disco (sì, il portatile c’ha Windows). Ottima idea direte voi. Eh, pure a me sembrava una bella idea, cazzo.

Torno a casa, in camera (da solo) verso le 2. O forse le 3? Boh, tardi.

La deframmentazione del disco è finita. Finita per modo di dire: anche se sembra completata, rimangono dei grossi file ancora in mille pezzi, ma vabbe’. Decido che comunque è abbastanza tardi: ordino a Windows di spegnersi.

Presa della corrente al muro all’altezza del materasso, da questa parte il cavo del trasformatore, che passa sul letto e raggiunge il portatile sul comodino.

Scivolo e inciampo su me stesso, ovviamente non trovo appigli a mezz’aria, cado come un coglione sul letto e la mia mano per ordine di un qualche dio si appende proprio al cavo del portatile appena fuori dal letto. La spina si strappa dalla presa, come vuole una qualsiasi legge di fisica presa a caso dal Manuale del Mondo. Tutto questo succede proprio nei 2 millesimi di secondo in cui Windows sta ancora facendo lo shutdown della minchia.

Essendo il portatile giustamente senza batteria inserita, si spegne male. Un male profondo.

Per non svegliare il mio coinquilino, mi trattengo dall’urlare la seicento-sessanta-sei-esima bestemmia. Cerco di pensare a farfalle e prati fioriti e al sole, a cose belle e carine. Ma non funziona, la decomposizione si impossessa dell’ambiente che mi circonda. Mi faccio del nuovo male: riaccendo il computer. L’ennesima bestemmia tuona dalla mie fauci. È la mia risposta al BSoD. La schermata blu non dura più di 5 secondi (riesco a leggere: registro), dopo di che, il pc si riavvia ed entra in un ciclo perverso: Avvio — ScanDisk — BSoD — Avvio — ScanDisk — …

Decido che la morte definitiva può attendere e stranamente riesco ad addormentarmi quasi subito.

La mattina passa noiosa, il backup dei file sull’harddisk esterno tramite Ubuntu è lungo ma almeno quello riesce senza intoppi.

Il pomeriggio passa frustrante, alla ricerca di guide-howto-parole che riguardino il recupero del registro, non avendone mai fatto dei backup-copie di sicurezza, non volendo formattare. No.

Finalmente trovo la guida che fa al cazo mio. Ora. La logica vorrebbe che io abbia fin da subito cercato informazioni sui problemi di un software sul sito della casa produttrice del medesimo software. L’odio derivato dall’esperienza però fa dimenticare certe regole logiche.

La guida è sul sito della Micro$oft. Ok, l’ho detto.

In pratica tutto si riduce a dover sostituire i 5 file danneggiati che compongono il registro, prima con delle copie standard presenti in una cartella di sistema (per rendere la macchina avviabile, credo), poi con dei vecchi backup fatti in automatico (non ho capito ancora con che logica) mesi prima. Notare che questi backup automatici non sono visibili dall’utilità di ripristino configurazione di sistema. Che odio!

La guida dice di usare il cd di Windows XP con la relativa console di ripristino. Dopo poco mi accorgo che le semplici operazioni che sto facendo dal prompt di Windows, posso farle molto più velocemente da Ubuntu. Quindi lo faccio.

La storia si conclude abbastanza felicemente (riesco a trovare un backup funzionante).

Inoltre sono diventato una specie di dio dei computer agli occhi della mia ragazza. Il che non è assolutamente vero, ma mi fa piacere, ovvio.

Posted in arghh!, Closed software e software proprietario, Debian e GNU/Linux, sfigataggine, tech

[Risolto] Debian Sid e la mappa della tastiera sfasata

Posted on 25/10/2007 by cretox

Sono da poco passato da Debian Testing a Debian Unstable (Sid).
Tutto molto bello, tutto molto figo. Non c’è dubbio: applicazioni aggiornate, kernel all’ultimo grido, ecc…
Uno di questi giorni dopo un aggiornamento, mi capita di riavviare e, per farla breve, la tastiera risponde in maniera scoordinata ai miei tentativi di comunicazione con la macchina.
In pratica sembra che sia cambiata la mappa della tastiera. Nei ttyx sembra funzionare quasi tutto bene, non mi prende alcuni caratteri.
In KDE invece sembra proprio di usare una tastiera ammerikana, in più AltGr funge da Enter, non funzionano le freccie direzionali e molte altre cose che procurano fastidio.
Cercando nelle mia mente bacata mi sembra di ricordare qualcosa, quindi provo con un

dpkg-reconfigure locales

e scelgo it_utf-8 e it_euro (qualcosa di simile, it_utf-8 predefinito), ma non succede nulla a quanto pare.
Provo a spippolare nel KControl per sistemare almeno la tastiera in KDE, attivo la mappatura della tastiera, ma non succede niente di significativo.

Decido che è il momento di inserire qualche parola random che ricordi il mio problema su google, e salta fuori che devo rimuovere xserver-xorg-input-evdev, il che farà rimuovere anche un altro pacchetto, che tanto è un meta-pacchetto, un pacchetto che sembra un pacchetto ma non lo è, ma sta tra i pacchetti consapevole di non esserlo.
No, non ricordo il nome del meta-paccotto.

Posted in arghh!, be happy, Debian e GNU/Linux, KDE

Petizione: salvare la possibilità di avere Konqueror come default file manager.

Posted on 30/09/2007 by cretox

Se ho capito bene, in KDE4 potrebbe non essere così semplice configurare konqueror come default file manager. Io non vorrei che eliminassero doplhin… ma che almeno ci sia data la possibilità di non usarlo.

Petition: Give us the choice to choose

Posted in Debian e GNU/Linux, dubbi, FLOSS, KDE1 Comment

Nvidia video driver (v100.14.11) e gcc (v4.2)

Posted on 15/09/2007 by cretox

Attenzione: Sto per scrivere una cosa di PURA, e tra l’altro direi pure OTTIMA, FANTASCIENZA.
Tutti sanno infatti che i driver proprietari Nvidia non li usa nessuno (e con nessuno intendo dire proprio nobody) su macchine con kernel Linux, in quanto miscelare software libero con software non libero è il male assoluto e definitivo. Una di quelle cose per cui si muore. Malamente.
In altre parole: Don’t try this at home!

Durante un quotidiano aggiornamento di sistema, veniva installata la nuova versione di gcc (più precisamente la 4.2) che diventava automaticamente quella predefinita, al posto della 4.1 .
Durante la giornata si cercava inoltre di installare i driver video Nvidia (v100.14.11) attraverso l’apposito installer .run. L’installer Nvidia ha la necessità, durante l’installazione stessa, di compilare il modulo da affiancare al kernel per la gestione della scheda.
Si è notato quindi che l’installer Nvidia va in conflitto con gcc (v4.2): il kernel è stato compilato con gcc (v4.1) e il modulo non poteva essere compilato con una versione diversa, in questo caso la 4.2 . Ignorare questo warning portava ad errori nella compilazione.
Premesso che l’installer utilizza /usr/bin/cc come compilatore, si notava che /usr/bin/cc è un symlink che punta a /etc/alternatives/cc il quale è a sua volta un symlink che punta a /usr/bin/gcc che finisce per puntare a /usr/bin/gcc-4.2 .
Appurato il fastidio davanti a tutto ciò, si procedeva con il cambiamento del link simbolico /etc/alternatives/cc -» /usr/bin/gcc con /etc/alternatives/cc -» /usr/bin/gcc-4.1 .
Veniva quindi riavviato l’installer Nvidia e, una volta completata con successo l’installazione dei driver, veniva riportato il symlink modificato alla situazione originaria.

Nota: No, non si sapeva come impostare la variabile CC. E no, non si aveva assolutamente voglia di prendere in mano il manuale.

Posted in be happy, Closed software e software proprietario, Debian e GNU/Linux, tech

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