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Category: tech

Tecnologia

Son soddisfazioni…

Posted on 20/02/2007 by cretox

La mia guida su come installare Debian sul mio portatile sta raggiungendo le 18 000 visite, credo soprattutto grazie al link su Linux on Laptops. A parte il fatto che almeno 10 000 accessi li avrò effettuati io per le varie correzioni/aggiornamenti… :S
Bene, tutto questo per dire che è nato da poco un nuovo portale, NotebookItalia.it, rivolto al mondo dei portatili appunto, ma con un occhio verso il free software.
Ebbene (il sito si occupa anche di raccogliere guide su come installare GNU/Linux sui laptop) hanno incluso anche la mia guida!
A parte qualche problemino di formattazione, è abbastanza leggibile (la colonna è un po’ stretta, il che rende la lettura di alcuni passaggi un po’ difficoltosa, ma non impossibile).

Mi hanno pure chiesto, se ho tempo/voglia, di scrivere qualcosa per loro, così, a fin di bene. Niente di professionalmente impegnativo, lungi da me, non sarei nemmeno in grado. Avessi un po’ di tempo in più…

PS: Qualcuno ha un macchina del tempo sotto mano? Che dovrei tornare un attimino verso la fine degli anni ’90 a convincere me stesso ad iscriversi allo scientifico e poi a informatica…

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Posted in be happy, dubbi, tech

Why Windows is less secure than Linux – Graphic explanation

Posted on 09/02/2007 by cretox

Premetto che io non so assulutamente niente, o quasi, di insicurezza informatica

Se il 70%¹ dei server utilizza GNU/Linux ci sarà un motivo, no?

Di parole se ne possono dire tante, si possono fare mille discorsi, mille osservazioni, milioni di puntualizzazioni.
Ma cosa è più esplicito di una bella immagine? Una immagine di cosa? Un confronto grafico di come lavorano GNU/Linux e Windows quando servono in rete un pagina web. GNU/Linux tramite Apache, Windows tramite IIS.

Come lavora Linux

Come lavora Windows

I due grafici mostrano le syscall effettuate per caricare in rete una pagina html con un’immagine. Più sono queste chiamate di sistema più il sistema stesso è insicuro perchè più facilmente soggetto ad attacchi.

Tutto qui. Vi rimando al post originale su ZDNet.com .

¹: Probabilmente questa percentuale non è esatta.

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Posted in anvedi, be happy, Closed software e software proprietario, Debian e GNU/Linux, FLOSS, tech2 Comments

Pam! Pum! Pim!

Posted on 31/01/2007 by cretox

Notizie scoppiettanti or’oggi sulla rete:

· Slashdot.org

Dios mio, sperando che qualche buon’anima d’azieda si faccia un esame di coscienza e si renda disponibile… :S

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Posted in be happy, Closed software e software proprietario, Debian e GNU/Linux, dubbi, FLOSS, tech

Liberare il Wi-MAX: Google Bombing!

Posted on 10/01/2007 by cretox
La buona notizia

Il 5 Dicembre 2006, il Ministero della
Difesa ed il Ministero delle Telecomunicazioni hanno raggiunto un
primo accordo per liberare le frequenze necessarie al Wi-MAX

(ora usate dai militari per i loro radar) e renderle disponibili alle
applicazioni civili.

Potete trovare tutte le informazioni
del caso a queste URL:

http://www.difesa.it/Sala+Stampa/comunicati-stampa-ministro-difesa-dettaglio.htm?DetailID=1578

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1799182

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1832760

Ad una prima occhiata, sembrerebbe che
il Wi-MAX sia alle porte. Quasi.

La cattiva notizia

Contemporaneamente alla notizia
dell’accordo si è anche scoperto che esiste l’intenzione di
assegnare le frequenze disponibili del Wi-MAX agli operatori
commerciali interessati seguendo la stessa strada già seguita
per l’assegnazione delle frequenze UMTS:
una bella asta pubblica.

Un google bombing per far sentire la
nostra voce

A questo punto, molte associazioni, tra
cui AntiDigitalDivide

ed il Partito Pirata, si
sono messe in allarme. Alla fine, per far sentire la nostra voce,
abbiamo deciso di organizzare un Google Bombing.

Potete trovare qualche approfondimento
a queste URL:

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1837781

http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5306&numero=999

Perchè le aste non sono una
buona idea

Il motivo per cui le aste pubbliche per
le assegnazione delle frequenze sono diventate evidenti a tutti dopo
l’episodio dell’UMTS: l’alto costo delle licenze è ricaduto
sugli utenti ed ha trasformato una tecnologia tutto sommato a basso
costo (niente cavi, niente scavi, etc.) in un costoso gicattolo per
ricchi. In quella occasione si è persa l’occasione di
liberarsi del monopolio Telecom sulla rete fisica e di dare vita ad
una ricca comunità di piccoli e medi WISP (Wireless Internet
service Provider) che avrebbe avuto effetti molto positivi sulla
concorrenza e sui prezzi.

Di fatto, l’assegnazione delle
frequenze con il meccanismo delle aste rafforza il potere del più
forte e consolida gli oligopoli esistenti, escludendo dal mercato gli
operatori più piccoli e più nuovi.

Un meccanismo alternativo di
assegnazione delle frequenze

Dopo questa triste esperienza è
diventato chiaro che occorre un meccanismo di assegnazione delle
frequenze diverso da quello delle aste, un meccanismo che non sia di
tipo economico.

Si possono ipotizzare molti meccanismo
di questo tipo, dal sorteggio alla condivisione delle frequenze tra
più operatori, alla creazione di una fondazione pubblica che
si occupi delle infrastrutture e le noleggi a prezzi politici agli
operatori. Quello che conta è che sia un meccanismo aperto a
tutti.

Il rischio rappresentato dal
precedente UMTS

Ovviamente, se ora il nostro governo
decidesse di assegnare le frequenze Wi-MAX con un meccanismo diverso
da quello delle aste, le aziende che a suo tempo hanno acquistato le
licenze UMTS a suon di miliardi si troverebbero a doversi confrontare
sul mercato con una miriade di nuovi operatori che hanno ottenuto le
licenze Wi-MAX quasi gratis e che sono tecnicamente in grado di
offrire alla clientela dei servizi quasi identici a quelli dell’UMTS.
La resistenza di queste aziende sarà sicuramente molto
elevata.

Tuttavia, è proprio questo che
deve succedere: le grandi aziende hanno avuto la loro occasione con
l’UMTS (diversi anni di vantaggio) ed ora devono cedere il passo a
tecnologie ed a operatori più adatti alla realtà del
mercato ed alle esigenze del paese.

Perchè un Google Bombing

Ovviamente, come utenti non abbiamo
nessuna voce in capitolo. Queste scelte vengono prese sopra la nostra
testa. Non ci resta che rassegnarsi e mettere ancora una volta mano
al portafogli.

La nostra unica speranza è
quella di far sapere ai nostri rappresentanti politici, ai loro
consulenti ed ai giornalisti che sappiamo quelli che sta succedendo,
che non siamo d’accordo e che alle prossime elezioni chi appoggia
questo insano meccansimo di assegnazione dovrà fare i conti
con il nostro risentimento.

Per ottenere questo risultato abbiamo
deciso di mettere in atto una azione di Google
Bombing
.

Come noto, Google
elenca i siti web in base alla loro popolarità. Quanto più
un sito viene citato da altri siti, tanto più in alto viene
elencato da Google. Il Google Bombing consiste nel rendere
deliberatamente molto popolare un sito web (od una singola pagina)
creando molti altri siti web ed inserendo in ognuno di essi un
articolo ed un link che faccia riferimento al sito, od alla pagina,
che si vuole rendere popolare.

Si tratta di una tecnica del tutto
legittima, del tutto corretta, ben conosciuta e di successo quasi
garantito se si dispone di una comunità abbastanza ampia.

La nostra speranza è quella di
riuscire a fare in modo che nei prossimi mesi chiunque usi Google per
cercare il termine Wi-MAX finisca per inciampare in una pagina che
contiene le nostre lamentele e le nostre osservazioni al riguardo.
Più esattamente, la nostra speranza è che inciampino in
questa pagina i consulenti dei nostri uomini politici ed i
giornalisti. Questo ci permetterebbe di alzare di molto il livello il
livello di “awarness” attorno a questo problema e di far arrivare
ai nostri politici un chiaro messaggio riguardo alle nostre opinioni.

Come si fa un Google Bombing

Fare un Google Bombing è
piuttosto semplice:

  1. Si crea un sito web con la pagina
    che si vuole evidenziare. Nel nostro caso la trovate a questo
    indirizzo: http://www.partito-pirata.it/?q=node/49
  2. Si creano numerosi siti web
    esterni, ad esempio usando i servizi di Blogging gratuito come
    www.wordpress.com ,
    www.blogger.com o
    www.splinder.com .
    Ovviamente, si possono usare anche i siti pre-esistenti.
  3. Su ognuno di questi siti si
    pubblica un articolo come quello che state leggendo (lo potete
    copiare pari-pari: è sotto licenza libera GFDL).
    All’interno dell’articolo si posizionano uno o più (massimo 2
    o 3) link come uno dei seguenti.

<a
href=”
http://www.partito-pirata.it/?q=node/49“>Wi-MAX</a>

<a
href=”
http://www.partito-pirata.it/liberate_il_WIMAX.html“>Wi-MAX</a>

(Il primo link mostra il sito del
Partito Pirata con la pagina in questione. Il secondo link mostra
solo la pagina “nuda”).

Il risultato

Sulla vostra pagina web, il risultato
visibile all’utente sarà un link come uno dei due seguenti.

Wi-MAX
(Link al sito del Partito Pirata)

Wi-MAX
(Link alla pagina “nuda”)

Tra qualche settimana, se riusciremo a
raccogliere abbastanza consensi, cercando “Wi-MAX” su Google, la
pagina in questione dovrebbe apparire tra le prime dieci dell’elenco.
Dovrebbe essere quasi impossibile non vederla e non leggerla.

Come contattarci

Per qualunque necessità, ci
potete contattare sulla mailing List del Partito Pirata
(http://www.piratpartiet.it/iscrizione.php)
o potete contatatre l’autore di queste note a questo indirizzo:
alessandro.bottoni@infinito.it

.

Licenza

Questa pagina è disponibile
sotto licenza GFDL. Può essere copiata e riutilizzata sul
vostro sito per creare il link necessario per il Google Bombing. Non
occorre fare nessuna modifica.

Articolo copiato pari pari da: OceaniDigitali.it

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Posted in tech

Problemi audio: browser + mediaplayer

Posted on 07/12/2006 by cretox

Da qualche anno la navigazione sul web sfrutta anche la possibilità di ascoltare suoni, musica.
Spesso però se si sta ascoltando musica con un qualsiasi lettore multimediale non si riesce a sentire l’audio del browser (flash, media-plugin, etc…). Questo è frustrante, perchè il più delle volte per ascoltare l’audio, siamo costretti a chiudere il mediaplayer, ricordarsi la pagina del sito e riavviare il browser.
Su Windows il problema non si pone. Li mortacci sua ao’.
Su GNU/Linux spesso sì. Ma se avete Firefox (probablmente anche con Mozilla) e usate ALSA, il problema è aggirabile facendo utilizzare OSS al browser:

· installate alsa-oss (wrapper ALSA per le applicazioni Open Sound System)
· entrate nel file /etc/firefox/firefoxrc
· cambiate la riga FIREFOX_DSP="none" in FIREFOX_DSP="aoss"
· salvate e riavviate Firefox

Happy listening!

Aggiornamento: In Debian dovete sostituire firefox con iceweasel, ovunque.

Posted in be happy, Debian e GNU/Linux, tech

Adesso sì, accesso no. Dateci le specifiche, porci!

Posted on 07/12/2006 by cretox

Se la comunità del Free Software avesse un sufficiente accesso alle specifiche hardware delle schede video (ma non solo), si potrebbero sviluppare alla grande dei driver non proprietari, liberamente distribuibili, facilmente configurabili, molto più efficaci di quelli odierni, probabilmente migliori di quelli proprietari. Parlo dei driver per GNU/Linux, inteso.
Una situazione così rosea potrebbe non accadere mai, come avverarsi tra pochi mesi. Sì certo, come no.
Ma volevo focalizzare su un particolare aspetto: il Desktop 3D.
Eccovene un allucinante esempio:

Trip con la musica sotto.

Figo? Di più.
Il software che permette così strabilianti effetti 3D è free (non come la birra gratis, inteso come in libertà, libero): Aiglx o Xgl accoppiato con Compiz o Beryl.
I driver opensource ad oggi non sono performanti come quelli proprietari. Quelli proprietari non sono sempre funzionanti su tutte le macchine e configurazioni, a causa del poco impegno e supporto delle case hardware che li rilasciano.

Ma se tu, azienda produttrice, ti limitassi a progettare e fabbricare i componenti e a rilasciare tutte le specifiche, o almeno quelle necessarie per scrivere i driver e te ne sbattessi di rilasciarne di mediocri, e noi, comunità, ci dessimo da fare per scriverli? Non sarebbe di certo meglio? Io dico di sì.

E no, la strada buona non è incorporare driver propritari di default nella distribuzione di turno. Questo è il male. La comunità non vuole dipendere da una azienda, la comunità è libera e vuole restare libera. O no? Qulcuno dirà: Ehi ciccio, se non ti piace, puoi sceglierne un’altra. Nessuno ti obbliga.
Ehi cicci, io ho scelto a suo tempo e continuo a scegliere. E adesso scelgo di dire che fare una cazzata del genere, essendo Ubuntu la distro più usata sui desktop, ne influenzerà di certo anche le altre, prima o poi.
E poi diciamocelo: i driver proprietari sono rilasciati ogni 2-4 mesi, quando va bene. Ma i bug sono giornalieri, non bimestrali, non si può aspettare tre mesi per un fix. In questo senso, intendo, la comunità è molto più rapida nel individuare e risolvere i bachi nei software.
Il Desktop 3D e le schede grafiche sono solo un esempio, lo stesso discorso lo si può fare per le stampanti, scanner, camere digitali, funzionalità delle schede madri, schede audio, eccetera.

Vi pago, vendetemi la macchina da scrivere. Il tipo di carta, il colore dell’inchiostro e cosa scrivere lo decido io.

____________________________________

PS: Cazzo, volevo postare solo il link del filmatino, e mi sono intrufolato in questi discorsi senza fine…
IMPORTANTE: Firma la petizione!

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Posted in anvedi, arghh!, Closed software e software proprietario, FLOSS, tech1 Comment

Resta in pace. Ma restaci però !

Posted on 02/12/2006 by cretox

morto

Computer Pubblico No. 03

Febbraio 2006
Novembre 2006

R.I.P.

Senza più riuscir a comunicare
Coll’uomo, privato già della memoria.

_______________________________________________

Che il tuo molto poco probabile, ma auspicato, successore possa funzionare un tantino meglio.

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Posted in arghh!, sfigataggine, tech

Ifplugd : un’autentica genialata

Posted on 29/11/2006 by cretox

Vi siete oltremodo maciullati i maroni a dare tutte le volte
ifup ethx
e
ifdown ethx ?

Qualche autentico genio, che si era scassato pure lui evidentemente, si è invetato questo demonello: ifplugd.
Come funziona: se l’avete installato (eh!) e configurato, il demone, se attivo, si preoccuperà di abilitare le interfaccie di rete quando inserirete il cavetto ethernet e di disabilitarle quando lo staccate.
La cosa stratosferica è che, quando attaccate il cavetto, l’altoparlante di sistema farà due bip, e quando lo staccate, un bip. Cosicchè vi accorgerete subito quando il vostro amico/collega di turno vi staccherà la connessione e potrete massacrarlo tempestivamente.
Geniale no?

Link alla risorsa

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Posted in anvedi, Debian e GNU/Linux, tech

Sono soddisfazioni…

Posted on 26/11/2006 by cretox

La mia nuova inutile scheda madre ha una cosa di buono: 2 porte ethernet.
Il guaio è che hanno due chip diversi (chi sarà stato il geniaccio…). La prima (Nvidia) viene rilevata automaticamente dal kernel, quindi funziona subito, basta configurarla.
La seconda (Marvell) no. Sul manuale infatti ci hanno scritto che devo installare i driver presenti sul cd, per poter usufruire della scheda.
Piccola parentesi. Avete mai pensato che chi compra hardware e lo usa con GNU/Linux si trova sempre con dei cd completamente inutili? Chiusa parente. (cit.)
Vabbeh, mi dico, dovrò caricare il modulino apposito. C’è, vero, il modulo per questa scheda? Risale al 2003 il chip, vi siete dati da fare per non rendermi la vita troppo complicata, vero? Bravi. Il modulo esiste, anzi esistono. Sembra che si chiamino: skge, sk98lin e forcedeth. Cioè, si chiamano proprio così: skge, sk98lin e forcedeth -.-‘ (opere di reverse engineering).
Insomma in definitiva, dopo un po’ di smanettamenti la scheda funziona, ma…

· è un po’ più lenta della prima;
· se attacco il cavetto a pc acceso devo riavviare le scheda per poterla riutilizzare. Che scarsi.

Marvell eth0

Guardando l’immagine, qualcuno, ma anche nessuno, si sarà chiesto (clicca per ingrandirla, testina) si sarà chiesto come mai il case sembra tarlato o ad esempio appena uscito da una rottamaio.
Ma lo sapete quanto costa un case al giorno d’oggi? Io riciclo.

Tornando all’interfaccia ethernet in più.
L’unico modo con cui la potrei sfruttare è… uhm, boh…
Sì, è proprio in più. Però ora funziona o/ .

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Posted in dubbi, tech

Un sistema cattivo, progettato con un certo astio, con un certo risentimento (cit.)

Posted on 22/11/2006 by cretox
Tre modesti computer, senza pretese, di circa un anno, un anno e mezzo fa.
Harware semplice, il minimo indispensabile per usare un pc, niente di superfluo, niente di più se non quello che ufficialmente servirebbe.

Due hard disk. Sul master, FAT32, Norton Ghost e un’immagine .gho .
Sullo slave, NTFS, un sistema operativo: Windows XP.

Ogni volta che accendi. Una situazione lenta: Norton Ghost che copia l’mmagine del sistema dal master allo slave.
Windows si avvia. Login Aziendale. Niente sfondo, niente Start, niente icone sul Desktop. Senza muovere il mouse, una situazione asettica, raccapricciante.
Muovi il cursore, muovilo a sinistra: compare una barra, la barra: Internet Explorer, Office, WinZip, Acrobat Reader. Basta. Ah aspetta, sì c’e’ anche il tuo nome e un tempo limite: due ore. Un orrifico conto alla rovescia. Brigati. No, tanto non funziona. Passano le due ore, pensi a cosa accadrà: sarai catapultato fuori, espulso, avvisato. No: finiscono i secondi, il countdown ricomincia, indifferente. Ridi.
Provi a cercare lo Start: WinKey? F1? F2? Shift+WinKey? Scrivi START, AVVIO? Trovato: Ctrl+Esc. Lo StartMenu è inutile: non puoi fare praticamente nulla, ti senti impotente, tradito. Ah, non hai i privilegi. Sei un Guest.
Ma vuoi più controllo, più potere. Pannello di controllo –> Utenti –> Aggiungi un utente, un amministratore, un dio. Disconnetti. Entri. Uccidi il Login Aziendale. Ridi, ridi di gusto.
Ma adesso pensi ai virus, ai malware e pensi a Northon Ghost. Sei una persona coscienziosa: rientri nella MELMA (Molto Extra-Limitata Modalità Aziendale).

Fai comunque delle prove:
· Ti disconnetti dopo che il tempo è scaduto, provi a rifare il login, il pc è usabile, ma per sicurezza ti richiede la password ogni tre minuti.
· Per uno strano caso devi portar via un file superiore a 1.44 MB . Non puoi: oddio, non c’è il masterizzatore, solo un lettore CD/DVD. Ah sì già, la chiavetta USB 1.1.
· Ti devi vedere un filmato, sentire un audio? Non puoi aprire Windows Media Player: “L’operazione richiesta non può essere eseguita… bla bla bla…”.
· Non puoi installare software aggiuntivo indispensabile.
· Va via la corrente di botto, riavvi il pc o parli troppo a voce troppo alta. Il pc non si avvia più: “Impossibile avviare Windows… bla bla bla… il seguente file è mancante: C:WINDOWSSystem32salcazzo.dll … bla bla bla…”

Poi cominci a ragionare sulla cattiveria e sull’inutilità di tutto questo. Sulla sua miserabile inefficacia e sullo spreco di risorse, intelletto, denaro.
Servivano tre pc, dei pc per chi è senza portatile. Dei computer ad alta compatibiltà con delle funzioni base, che restassero sterili, immuni da qualsiasi minaccia, computer affidabili, immutabili. No, non dirò che sistema operativo avreste potuto metterci. Non nominerò il suo nome in queste righe di perdizione.

Gran bella prova, peccato però che per una strana coincidenza ancestrale intergalattica non funziona proprio tutto esattamente come previsto e che
ogni volta per far venire il super-tecnico, che ha l’immagine originale del sistema, bisogna pregare in mandarino e aspettare dei giorni, se decide di venire.
Grazie azienda. Grazie di cuore. Grazie per ascoltar sempre le nostre lamentele. E grazie anche per il router Pirelli con l’ADSL a 85 KB/s. Non avremmo potuto mai sperare in tanto.

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Posted in arghh!, Closed software e software proprietario, tech2 Comments

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