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C o s e

cretox

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Adesso non avete più scuse per non provare.

Posted on 29/01/2007 by cretox
Oramai, tutti più o meno conoscono la politica della micro$oft e delle sue amiche multinazionali. Chi ancora ignora cosa potrebbe essere il destino del mondo tra pochi anni, è bene che si faccia una ricerchina sul webbe a proposito di DRM, TCPA, diritti digitali, chip Fritz, eccetera e di visitare questo sito.
Fatto? Bene.
Adesso che SAPETE, e ciò è buona cosa, avrete mille domande, e cio è una molto buona cosa.
Una delle tante risposte potrebbe essere quella di comprare pc e componenti per pc TCPA-free. Un’altra risposta potrebbe essere: “Ma porca pupazza, installa GNU/Linux! E che diamine!”.
Da poche settimane esiste una cosa favolosa, geniale, orribilmente facile, mostruosamente disarmante (ok, basta avete capito…) che sono gli installer di Linux da dentro Windows. Cioè installi Linux senza dover usare il cd di Linux! E perddippiù, lo fai da Windows! Semplicemente stupefacente.

· Debian
· Ubuntu

In realtà non istallano proprio un sistema a sè, ma creano un immagine avviabile da windows, che riprodurrà un sistema Linux usabile.
Per provare cosa significa LINUX, come primo approccio.

Adesso non avete più scuse.

ADESSO NON AVETE PIU’ SCUSE.

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Posted in Closed software e software proprietario, Debian e GNU/Linux

Ancora su Linux Foundation

Posted on 23/01/2007 by cretox
Il sito è up:

Linux Foundation

Per saperne ancora di più:

Punto Informatico

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Posted in anvedi, be happy, Debian e GNU/Linux, FLOSS

OSDL + FSG = Linux Foundation

Posted on 22/01/2007 by cretox
Buone nuove dal mondo del free software: Open Source Development Labs e Free Standard Group si sono unite per dare vita ad un unico progetto, Linux Foundation appunto.
Supporto economico e legale agli sviluppatori più importanti, una miglior gestione di Linux come marchio/prodotto e probabilmente un maggiore cooperazione tra le più importanti distro a livello di progetti unificati.

Son conténto.

Links:

· Ossblog.it
· Computerworld.com.au
· Pollycoke

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Posted in anvedi, be happy, Debian e GNU/Linux, FLOSS

Iceweasel v2.0 in testing

Posted on 19/01/2007 by cretox
Finalmente!
Mentre TUTTO IL RESTO DEL MONDO usa Firefox 2.0 da settimane, chi ha Debian testing ha potuto godere della nuova versione di FF solo in questi ultimissimi giorni (c’era ancora la 1.5.0.7).
La cosa che distingue il fork presente in Debian dal FF 2.0 originale è il nome (e l’icona, che fa un po’ cagare), infatti non si chiama Firefox ma Iceweasel (Donnola dei ghiacci? Bah). La questione del cambio del nome si riduce ad una controversia sulla licenza del marchio, che e’ di proprietà di Mozilla Foundation. Il programma Firefox essendo ovviamente FLOSS non rientra nella discussione.

Stamattina ho aggiornato e non ho trovato complicazioni, è filato tutto liscio.

Per maggiori informazioni sul dibattito Debian/MozillaFoundation:

· OSSBlog.it
· ZeusNews.it

Per ulteriori informazioni sulle nuove feature di Firefox 2.0:

· Firefox 2.0 release notes

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Posted in be happy, Debian e GNU/Linux, FLOSS2 Comments

Ingrandire/Rimpicciolire TUTTI i font in Fluxbox

Posted on 15/01/2007 by cretox

Dios mio!

· Trick effettuato su Fluxbox 0.9.14 , Xorg 7.1.1 , Debian Testing aggiornata.

SICCOME il manuale di Fluxbox non dice come fare per cambiare le dimensioni dei font di tutto il sistema, ma solo degli stili, quindi dei menù di Fluxbox ma non quelli delle altre applicazioni;
SICCOME a me i caratteri mastodontici danno NOIA;

Mi misi in cerca sul web di un qualcosa che mi spiegasse il da farsi.
Indovinate un po’? Gugòl mi porta sul blog di Felipe (fonte inesauribile di conoscenza), esattamente qui:

Migliorare la qualita’ della resa dei caratteri

In pratica io, avendo i caratteri troppo grandi li vorrei rimpicciolire, per fare questo in maniera omogenea in tutto il sistema devo abbassare i DPI da 100 a 90 o meno.

NATURALMENTE, vista la mia fortuna, il metodo di Felipe NON funziona. Vado quindi a spulciare il log di X e vedo che l’opzione impostata la prende correttamente:

(**) NVIDIA(0): Option "DPI" "90 x 90"

ma poche righe più in basso qualcosa riconfigura il tutto:

(++) NVIDIA(0): DPI set to (100, 100); computed from -dpi X commandline option

Non mi faccio prendere dalla disperazione e mi avvio in una ricerca random della “cosa” che riconfigura i DPI. Casualmente, ma non troppo, ho trovato lo script incriminato: /etc/X11/xinit/xserverrc

Nel quale script mi è bastato cambiare la riga:

exec /usr/bin/X11/X -dpi 100 -nolisten tcp

in:

exec /usr/bin/X11/X -dpi 90 -nolisten tcp

e riavviare X.

Molto probabilmente esiste una via meno grezza, ma tant’è.

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Posted in Debian e GNU/Linux

Second Life

Posted on 11/01/2007 by cretox

Sito: SecondLife.com

Screenshot:
Second Life

Descrizione: Gioco3D-Chat-Figata in cui ti puoi sedere ovunque e costruire cose. Continue reading “Second Life” →

Posted in anvedi

Liberare il Wi-MAX: Google Bombing!

Posted on 10/01/2007 by cretox
La buona notizia

Il 5 Dicembre 2006, il Ministero della
Difesa ed il Ministero delle Telecomunicazioni hanno raggiunto un
primo accordo per liberare le frequenze necessarie al Wi-MAX

(ora usate dai militari per i loro radar) e renderle disponibili alle
applicazioni civili.

Potete trovare tutte le informazioni
del caso a queste URL:

http://www.difesa.it/Sala+Stampa/comunicati-stampa-ministro-difesa-dettaglio.htm?DetailID=1578

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1799182

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1832760

Ad una prima occhiata, sembrerebbe che
il Wi-MAX sia alle porte. Quasi.

La cattiva notizia

Contemporaneamente alla notizia
dell’accordo si è anche scoperto che esiste l’intenzione di
assegnare le frequenze disponibili del Wi-MAX agli operatori
commerciali interessati seguendo la stessa strada già seguita
per l’assegnazione delle frequenze UMTS:
una bella asta pubblica.

Un google bombing per far sentire la
nostra voce

A questo punto, molte associazioni, tra
cui AntiDigitalDivide

ed il Partito Pirata, si
sono messe in allarme. Alla fine, per far sentire la nostra voce,
abbiamo deciso di organizzare un Google Bombing.

Potete trovare qualche approfondimento
a queste URL:

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1837781

http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5306&numero=999

Perchè le aste non sono una
buona idea

Il motivo per cui le aste pubbliche per
le assegnazione delle frequenze sono diventate evidenti a tutti dopo
l’episodio dell’UMTS: l’alto costo delle licenze è ricaduto
sugli utenti ed ha trasformato una tecnologia tutto sommato a basso
costo (niente cavi, niente scavi, etc.) in un costoso gicattolo per
ricchi. In quella occasione si è persa l’occasione di
liberarsi del monopolio Telecom sulla rete fisica e di dare vita ad
una ricca comunità di piccoli e medi WISP (Wireless Internet
service Provider) che avrebbe avuto effetti molto positivi sulla
concorrenza e sui prezzi.

Di fatto, l’assegnazione delle
frequenze con il meccanismo delle aste rafforza il potere del più
forte e consolida gli oligopoli esistenti, escludendo dal mercato gli
operatori più piccoli e più nuovi.

Un meccanismo alternativo di
assegnazione delle frequenze

Dopo questa triste esperienza è
diventato chiaro che occorre un meccanismo di assegnazione delle
frequenze diverso da quello delle aste, un meccanismo che non sia di
tipo economico.

Si possono ipotizzare molti meccanismo
di questo tipo, dal sorteggio alla condivisione delle frequenze tra
più operatori, alla creazione di una fondazione pubblica che
si occupi delle infrastrutture e le noleggi a prezzi politici agli
operatori. Quello che conta è che sia un meccanismo aperto a
tutti.

Il rischio rappresentato dal
precedente UMTS

Ovviamente, se ora il nostro governo
decidesse di assegnare le frequenze Wi-MAX con un meccanismo diverso
da quello delle aste, le aziende che a suo tempo hanno acquistato le
licenze UMTS a suon di miliardi si troverebbero a doversi confrontare
sul mercato con una miriade di nuovi operatori che hanno ottenuto le
licenze Wi-MAX quasi gratis e che sono tecnicamente in grado di
offrire alla clientela dei servizi quasi identici a quelli dell’UMTS.
La resistenza di queste aziende sarà sicuramente molto
elevata.

Tuttavia, è proprio questo che
deve succedere: le grandi aziende hanno avuto la loro occasione con
l’UMTS (diversi anni di vantaggio) ed ora devono cedere il passo a
tecnologie ed a operatori più adatti alla realtà del
mercato ed alle esigenze del paese.

Perchè un Google Bombing

Ovviamente, come utenti non abbiamo
nessuna voce in capitolo. Queste scelte vengono prese sopra la nostra
testa. Non ci resta che rassegnarsi e mettere ancora una volta mano
al portafogli.

La nostra unica speranza è
quella di far sapere ai nostri rappresentanti politici, ai loro
consulenti ed ai giornalisti che sappiamo quelli che sta succedendo,
che non siamo d’accordo e che alle prossime elezioni chi appoggia
questo insano meccansimo di assegnazione dovrà fare i conti
con il nostro risentimento.

Per ottenere questo risultato abbiamo
deciso di mettere in atto una azione di Google
Bombing
.

Come noto, Google
elenca i siti web in base alla loro popolarità. Quanto più
un sito viene citato da altri siti, tanto più in alto viene
elencato da Google. Il Google Bombing consiste nel rendere
deliberatamente molto popolare un sito web (od una singola pagina)
creando molti altri siti web ed inserendo in ognuno di essi un
articolo ed un link che faccia riferimento al sito, od alla pagina,
che si vuole rendere popolare.

Si tratta di una tecnica del tutto
legittima, del tutto corretta, ben conosciuta e di successo quasi
garantito se si dispone di una comunità abbastanza ampia.

La nostra speranza è quella di
riuscire a fare in modo che nei prossimi mesi chiunque usi Google per
cercare il termine Wi-MAX finisca per inciampare in una pagina che
contiene le nostre lamentele e le nostre osservazioni al riguardo.
Più esattamente, la nostra speranza è che inciampino in
questa pagina i consulenti dei nostri uomini politici ed i
giornalisti. Questo ci permetterebbe di alzare di molto il livello il
livello di “awarness” attorno a questo problema e di far arrivare
ai nostri politici un chiaro messaggio riguardo alle nostre opinioni.

Come si fa un Google Bombing

Fare un Google Bombing è
piuttosto semplice:

  1. Si crea un sito web con la pagina
    che si vuole evidenziare. Nel nostro caso la trovate a questo
    indirizzo: http://www.partito-pirata.it/?q=node/49
  2. Si creano numerosi siti web
    esterni, ad esempio usando i servizi di Blogging gratuito come
    www.wordpress.com ,
    www.blogger.com o
    www.splinder.com .
    Ovviamente, si possono usare anche i siti pre-esistenti.
  3. Su ognuno di questi siti si
    pubblica un articolo come quello che state leggendo (lo potete
    copiare pari-pari: è sotto licenza libera GFDL).
    All’interno dell’articolo si posizionano uno o più (massimo 2
    o 3) link come uno dei seguenti.

<a
href=”
http://www.partito-pirata.it/?q=node/49“>Wi-MAX</a>

<a
href=”
http://www.partito-pirata.it/liberate_il_WIMAX.html“>Wi-MAX</a>

(Il primo link mostra il sito del
Partito Pirata con la pagina in questione. Il secondo link mostra
solo la pagina “nuda”).

Il risultato

Sulla vostra pagina web, il risultato
visibile all’utente sarà un link come uno dei due seguenti.

Wi-MAX
(Link al sito del Partito Pirata)

Wi-MAX
(Link alla pagina “nuda”)

Tra qualche settimana, se riusciremo a
raccogliere abbastanza consensi, cercando “Wi-MAX” su Google, la
pagina in questione dovrebbe apparire tra le prime dieci dell’elenco.
Dovrebbe essere quasi impossibile non vederla e non leggerla.

Come contattarci

Per qualunque necessità, ci
potete contattare sulla mailing List del Partito Pirata
(http://www.piratpartiet.it/iscrizione.php)
o potete contatatre l’autore di queste note a questo indirizzo:
alessandro.bottoni@infinito.it

.

Licenza

Questa pagina è disponibile
sotto licenza GFDL. Può essere copiata e riutilizzata sul
vostro sito per creare il link necessario per il Google Bombing. Non
occorre fare nessuna modifica.

Articolo copiato pari pari da: OceaniDigitali.it

Continue reading “Liberare il Wi-MAX: Google Bombing!” →

Posted in tech

Beings

Posted on 19/12/2006 by cretox

Modelli fatti con Make Human, tranne la spada poco impegnata:

scena creatura seconda

scena creatura prima

18 ore circa di rendering per uno, tempo che si potrà sicuramente diminuire drasticamente, ma sono un po’ sdatto con l’ottimizzazione ora come ora. Continue reading “Beings” →

Posted in blender1 Comment

Costruisci l’umano anche tu! (Nudity Inside)

Posted on 14/12/2006 by cretox

Umani fatti in casa, in cinque minuti, per tutti! Ma che dico, cinque… tre minuti!

Cosa facevo oggi… cazzeggiavo sul sito Blender.it e cosa vedo? Un link, un mitico link che puntava qui.
Sapevo già dell’esistenza di Make Human, ma credevo esistesse solo per quell’altro sistema operativo. Invece no! Il progetto fa godere del proprio programma anche GNU/Linux e Mac.
E non è tutto! Make Human è FLOSS (Free/Libre/Open-Source Software) !!! E questo non può far altro che farmi piacere. Inoltre sul sito si trovano già i pacchetti in formato DEB per Debian e derivati. Che bello.

Ecco come si presenta la gui:

make human gui

Insomma come si può capire, con questo programmello si modellano esseri umani e non (ad esempio alieni simil-umani) in pochi istanti.
Quando si accede al programma ci si trova davanti ad un umano di sesso in apparenza indefinito (dopo scrupolose ricerche e zommate ho evinto che è donna).
Su questo primo modello, diciamo di base, si possono fare tutte le modifiche che si vogliono o quasi. Sono veramente tante, anche nel piu’ piccolo dettaglio. Sì, anche lì, sporcacciona.
Si possono ottenere individui di tutti i tipi e apparenze: grassi-bassi, incinte-magre-alte, magri-orecchie a sventola-piedi piatti, obese-labbra rifatte, alieni-testa piatta, e chi ne pensa più ne faccia.
Un esempio, fatto in 20 secondi:

make human alien

Una volta ottenuto il modello che più ci aggrada, è possibile addirittura metterlo in posa, cambiando gli angoli delle articolazioni. Eccovene un esplicito esempio:

make human, fuck off dude!

Dopo che il modello creato è finito possiamo esportarlo come mesh nel formato OBJ , che in Blender è tranquillamente importabile.

Pecche (imho, molto imho) che ho sgamato nei pochi minuti di utilizzo:
· il modello gira su un asse non definito, difficilmente gestibile con il solo pulsante del mouse disponibile. Infatti qualsiasi pulsante del mouse si pigi, l’input rimane lo stesso, quello del tasto sinistro. A volte diventa molto frustrante cercare di girare l’omino nella posizione voluta. Devo dire che però il tastierino numerico ci viene in aiuto in questo senso.
· alcune pose non sono possibili, ad esempio: partendo da braccia dritte perpendicolari al petto, farle convergere e incrociarle tenendole dritte. Un se po fa.
· il modello forse è un po’ troppo low-pol; questo fa apparire alcune modifiche un po’ strane.
· non esiste una hotkey o un metodo per tornare indietro nelle ultime modifiche (undo e redo).
· i valori di ogni modificazione sono gestibili solo con la barretta a scorrimento apposita: non è possibile scrivere il valore direttamente con la tastiera.

In definitiva un ottimo programma, di facile e immediato utilizzo, che consiglio a chi non si vuole sbattere troppo o chi ancora non riesce bene nella modellazione di omini e donnine. Il livello della modifica dei dettagli è molto alto, si può fare tutto quello che la fantasia ci propone. Quello che non riusciamo a fare con Make Human, lo faremo poi in Blender con più calma e accuratezza.

Basta, ho scritto anche troppo, vado a farmene un po’ delle mie. A presto.

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Posted in be happy, blender, FLOSS2 Comments

Immattimento* globale

Posted on 09/12/2006 by cretox

* lo so, lo so, la parola immattimento non esiste.

Molte decisioni son già state prese, ma spero con tutto il culo che la decisione globale totale universale finale non si basi su questo sondaggino apparso un mesetto fa su Ubuntu Forums.
Non possono affidare il destino del mondo a un forum. Eh no, questo proprio no.


Io odio i forum. Capisco la loro utilità e immediatezza. A volte ne usufruisco anche io in casi di estrema necessità e spesso i risultati del motore di ricerca portano proprio a post di forum.
Ma non so cosa, non mi convince fino in fondo questo strumento, che alla fine sembra quasi democratico. Forse è la figura del moderatore. “Moderatore”, una brutta parola, ma cosa vuoi moderare? I commenti degli utenti? Non so, ma a me i moderati-moderatori mi stanno sulle balle. Non è così dappertutto, intendiamoci, non in tutti i forum. Ma sono sempre lì, in agguato, a cercare di calmare le acque, a prevenire i flame, per chissà quale fine superiore. Dopotutto siam lì per discutere e se i toni si scaldano vuol dire che il problema c’è veramente. Perchè cercare di calmare invece di cercare di capire? Bah.
O forse queste sono tutte stronzate ed è solo l’appellativo che mi sta sul cazzo.

Tornando alla questione di Ubuntu.
Sono questi utenti che sono impazziti o sono io che non riesco a capire la fantastica possibilità che ATI/Nvidia ci stanno offrendo?

Continue reading “Immattimento* globale” →

Posted in arghh!, Closed software e software proprietario, Debian e GNU/Linux, dubbi, FLOSS3 Comments

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